Nervana, l'esperienza dei clinici: Professore PIERFRANCESCO FRANCO
- Sanitas Farmaceutici

- 28 mar
- Tempo di lettura: 3 min
Aggiornamento: 17 giu

Medico specializzato in radioterapia oncologica e professore presso il Dipartimento di Medicina Traslazionale (DIMET) dell'Università del Piemonte Orientale
Direttore della Struttura Complessa a Direzione Universitaria di Radioterapia Oncologica presso l'Azienda Ospedaliero-Universitaria di Novara
Intervista al professore PIERFRANCESCO FRANCO
Qual è stata la sua prima impressione quando ha appreso degli studi sperimentali e delle caratteristiche particolari di questo integratore?
La mia prima impressione nel leggere i risultati degli studi sperimentali che hanno portato alla commercializzazione di Nervana e’ stata di piacevole sorpresa. Mi ha particolarmente colpito la significatività del risultato clinico. Ho, poi, particolarmente apprezzato la validità dei dati, la robustezza della metodologia utilizzata e la volontà di Sanitas di creare una cornice di dati quantitativi adeguata, per supportare la diffusione del prodotto.
Quali sono state le indicazioni principali per cui ha prescritto questo integratore ai suoi pazienti?
Ho particolarmente utilizzato Nervana nelle pazienti affette da tumore della mammella e trattate con approccio multimodale. Le pazienti con tumore della mammella vengono sottoposte ad approcci terapeutici combinati che includono la chirurgia, la terapia endocrina, la chemioterapia ed i farmaci a bersaglio molecolare e la radioterapia. Ognuna di queste modalità terapeutiche può causare nelle pazienti degli effetti collaterali e delle sequele, che possono avere diversa intensità e durata, ma che, comunque, di solito hanno un impatto sulla loro qualità di vita. Un esempio possono essere i dolori muscolari ed articolari nelle pazienti trattate con terapia endocrina adiuvante. Un altro esempio sono il dolore neuropatico e le disestesie a livello della parete toracica, del cavo ascellare e dell’arto superiore in seguito ad intervento chirurgico conservativo. In ultimo la sintomatologia derivante dalla fibrosi e dalla rigidità muscolare per le pazienti che effettuano mastectomia, ricostruzione mammaria e radioterapia. In tutti questi casi ho trovato in Nervana un valido supporto terapeutico in grado di aver un impatto tangibile sulla sintomatologia delle pazienti.
Come hanno reagito i pazienti al trattamento, sia in termini di riduzione del dolore che di tollerabilità?
In generale le pazienti hanno tollerato molto bene il trattamento. Non ho osservato nessuno tipo di effetto collaterale o di problematica associato all’ integratore. Le pazienti hanno, inoltre, potuto continuare in tranquillità le altre terapie prescritte, senza registrare nessun tipo di interazione o tossicità additiva. Dal punto di vista della riduzione del dolore, questa e’ stata significativa. Le pazienti hanno riportato un beneficio clinico importante, già al termine del periodo di 8 settimane di terapia, con un impatto significativo sulla loro qualità di vita e sul loro funzionamento fisico, funzionale, sociale e psicologico.
Utilizzando Nervana come add-on therapy, come è cambiato l’utilizzo e la posologia dei farmaci tradizionali? Può fornire qualche esempio specifico?
Per le pazienti che avevano in corso una terapia antalgica con un oppiaceo o con gabapentin, ho utilizzato Nervana come add-on therapy. Non ho registrato nessun tipo di interazione, per cui l’associazione e’ sembrata essere assolutamente sicura. In alcune di queste pazienti, al termine delle 8 settimane di terapia con Nervana, ho potuto ridurre il dosaggio della terapia antalgica ed in un paio di essere, in terapia con oppiaceo minore, ho potuto sospendere la terapia antalgica e continuare con la terapia di mantenimento con Nervana.
Invece, nelle pazienti con sintomatologia algica minore o con discomfort, che utilizzavano al bisogno terapia con farmaci anti-infiammatori non steroidei, la terapia con Nervana ha portato alla riduzione sostanziale della sintomatologia con la possibilità di sospensione della terapia con FANS.
Ritiene che Nervana possa avere un ruolo significativo nel trattamento della condizione clinica in cui lei lo ha utilizzato?
Certamente!
Dall’ esperienza clinica maturata sino ad ora, ritengo che Nervana possa essere un valido supporto per il trattamento della sintomatologia algica e funzionale che le pazienti affette da tumore della mammella e trattate con approccio multimodale frequentemente riportano.

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